La calura estiva è qualcosa di insopportabile. Ad agosto soprattutto.
Quella delle prime ore del pomeriggio poi ti fa assaporare il fuoco dell’inferno.
Se provi ad uscire ti tocca cercare l’ombra. Ma pure l’ombra è calda.
Allora o si cercano fonti di acqua fresca o si rimane in casa col condizionatore acceso. Ma pure il condizionatore consuma corrente e quindi non si può farlo funzionare in continuazione.
Quindi si passano infiniti minuti a boccheggiare come pesci fuori dall’acqua; si passano ore a cercare ossigeno fresco.
Vada per una bibita fresca allora! Mi è rimasta solo quest’ultima chance.
Però ci vorrebbe qualcosa di veramente ghiacciato.
Apro il frigorifero. Ci sono bibite fresche, ma nulla di realmente ghiacciato.
Poi noto che è avanzato ancora un po’ di cocomero.
Mi viene l’illuminazione.
Mi faccio una granita!
Taglio una bella fetta di cocomero ed inizio a farlo a cubetti che poi vado a depositare dentro ad un piattino. Mentre faccio il cocomero a cubetti, pian piano tolgo tutti i semini duri e gli ossicini che caratterizzano questo frutto.
Poi apro la dispensa e prendo il frullatore.
Ricordo quando andai a comprarlo.
Era il miglior frullatore in commercio in quel momento. Comprai il migliore perché era un arnese domestico che mi mancava e ne avevo urgente bisogno; poi solitamente, quando faccio acquisti, punto molto alla qualità, pensando ai futuri riusi. E un prodotto di qualità permette tanti riusi.
Comunque, prendo il piattino con i quadratini di cocomero e li metto tutti dentro il frullatore.
Poi apro il congelatore a pozzetto e prendo alcuni cubetti di ghiaccio.
Metto anche quelli nel frullatore insieme ai cubetti di anguria.
Dopodiché verso nel contenitore un po’ di acqua del lavandino.
Sarebbe opportuno metterci l’infuso di qualche pianta, tipo la menta, per dare più gusto e freschezza. Ma oggi non ne dispongo e quindi mi accontento solo del gusto del cocomero. E non è comunque da sottovalutare.
Non ci aggiungo lo zucchero nel frullatore perché c’è l’anguria che è già dolce per conto suo e zuccherarla ulteriormente non è una buona idea. Poi la granita diventa troppo dolce.
Una volta che tutti gli ingredienti sono nel frullatore, lo chiudo col coperchio ed inizio a frullare. Prima lentamente, poi aumentando sempre di più la velocità per arrivare ad una velocità massima e scalarla di nuovo pian piano.
Mentre il motorino del frullatore gira ed urla, io assaporo già nella mia bocca la granita.
Non sto più nelle papille gustative.
Ho ottenuto la consistenza che volevo.
Verso la granita in un bicchiere e la bevo.
Un sollievo immediato!
Ripongo poi il liquido rimasto in un contenitore di vetro e lo metto in frigo, pronto per essere bevuto al prossimo attacco di calura.